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Categoria: Quannu mi chiamavanu Pitruzzu !
Mancu u sapiva ca faciva u DJ ! 17:54 - 9 Maggio 2010

Scritto da Pietro Ciccarelli [pietrocarmelociccarelli@virgilio.it]
Pitruzzu e Cecchino, venivano invitati a tutte le feste e portavano con loro lo stereo Phonola



Pitruzzu era il più piccolo di un gruppetto di giovani emergenti mussomelesi, si fa per dire, che tra i primi cominciarono a portare dalla grande metropoli Palermo i primi 45 giri in vinile.
La passione di Pitruzzu era Paul Anka che spopolava con You are my destiny e Diana.

Gli immancabili spiritosi vicini di casa, Turiddu (poi emigrato a Bologna con il nome di Salvo) e Roberto gli appiopparono un bellissimo soprannome Pollanca, riuscendo anche a rifilargli, per la modica cifra di 2.000 lire, una bella chitarra scordata (nel senso di non accordata) che Pitruzzu non imparò mai a suonare.

In compenso Pitruzzu, pur non conoscendo una parola di inglese, traduceva, con l’aiuto del vocabolario, i titoli in italiano e leggeva nella copertina del disco i nomi degli autori delle canzoni. Altra canzone, peraltro italianissima, che gli piaceva molto era Kiss me kiss me e la musica era di un certo Armando Trovajoli (mi!!!) e cantata da Bruno Martino, quello che odiava l’estate.

Fra i 45 giri di sua proprietà e di suo fratello Cecchino c’erano anche Chitarra romana cantata da Connie Francis, un'italo-americana che si chiamava Concetta Franconero, e Venus cantata da Frankie Avalon, che si chiamava in realtà Francesco Avellone.

Manco a dirlo Pitruzzu e Cecchino, venivano invitati a tutte le feste in casa e portavano immancabilmente con loro lo stereo Phonola e tutti la serie dei 45 giri con la copertina in cui era scritto The Brother, e così Pitruzzu passò da Pollanca a U brader.

Succedeva che ogni volta che finiva il disco (durata media 3 minuti) toccava a, Pitruzzu U brader andare a cambiare il disco e ogni 3-4 giorni gli toccava anche comprare una nuova puntina per lo stereo.
Così a Pitruzzu non rimaneva molto per ballare in santa e serena pace e munciuliare la ragazza di turno; ma la vendetta arrivava puntuale.

Un altro italo-americano Louis Prima, cantava una canzone dal titolo, Buona sera signorina, una bellissima canzone che iniziava come un lento inviante (ancora, Rita Pavone non cantava Il ballo del mattone) che faceva pregustare na munciuliata di chidda giusta . La stanza diventava improvvisamente piccola tanto erano le coppie che ballavano. Improvvisamente quel disgraziato di Louis Prima con un bellissimo Babaluba luna kiss me goodnight, cambiava ritmo e da lento diventava un rock and roll mozzafiato e pi Pitruzzu i parulazzi si sprecavanu.

Così finiva la serata e la carriera di DJ di Pitruzzu, che appena cominciata era già finita, ma siamo già a Sanremo del 1966 con Sergio Endrigo e Roberto Carlos ed è tutta un’altra storia…


Per saperne di più su Pitruzzu Ciccarelli da Mussomeli vi invitiamo a consultare la scheda in Bibliografia Mussomelese (http://digilander.libero.it/stirpes/ciccarellip.html)

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Risorse correlate
  1. Quannu mi chiamavanu Pitruzzu [ http://www.bibliografiamussomelese.org/notizie/viewart.php?idart=1 ]
  2. Piero Ciccarelli su Bibliografia Mussomelese [ http://digilander.libero.it/stirpes/ciccarellip.html ]
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