Mario Ricotta, ancora una volta si dimostra scrittore di razza, in questa sua fatica.
Drammaturgo e uomo di teatro ad un certo punto sente il bisogno di aggiungere: la vicenda mi si snodava davanti ma non conoscevo il finale come nei miei racconti, come il mio teatro. Era una storia che si andava scoprendo a poco a poco, oscura, imprevedibile di cui non ero l’autore onnipotente. E mi metteva davanti il mio passato, il buio, il silenzio, le inquietudini che mi avevano portato a fare questa scelta strana così strana, così diversa come quella di un santo tutte le angosce e i conflitti ancora irrisolti.
Come tutti i libri di Mario Ricotta (La mia santità, Racconti per caso) anche Gioco estremo bisogna leggerlo con molta attenzione attendendo pazientemente il finale. Non è un giallo in cui nel finale si scopre l’assassino. Quì l’assassino lo si conosce subito, anzi gli assassini, che nella fattispecie sono: la mancanza di valori che la generazione di mezzo non ha saputo dare ai giovani di oggi; la società massificatrice che ci vuole belli sani e perfetti; le Isole dei Famosi ed i Grandi Fratelli.
L’Italia, aggiunge l’autore, è diventata un palcoscenico dove tutto viene recitato ed esibito.
Steno, il protagonista della storia cade prigioniero di un gioco che non riesce più a reggere. Si sente grasso, anzi è accusato dal fratello gemello Sandro di essere lento e impacciato durante una partitella di calcio fra amici. Così decide di dimagrire, ma non riesce a smettere di mangiare e, non si sa quanto per caso o suggerito da qualcuno, scopre la tecnica del vomito. Un vortice che lo porterà a farlo pesare 45 chilogrammi e che coinvolgerà tutta la famiglia.
Non vi riveliamo altro !
L’autore conclude con una lezione che deve far riflettere.
Ecco il bellissimo finale.
L’uomo è ammalato e trascura ciò che conta per le apparenze. E si abitua, si abitua e si accontenta, incoerente, inconsapevole. Inconsapevole! Una lunga e spietata analisi servirebbe all’intera umanità. I crimini, le guerre, l’odio, la violenza, la fame, l’ingiustizia, la grettezza non sono malattie gravi? Quando ce ne liberemo? Io sto qui, ad attendere! Prima della morte. Sto qui!”.
Un atto di fede che condividiamo in toto.
Mario Ricotta
Gioco Estremo – Un caso di bulimia
Edizioni Progetto Cultura
Collana Le scommesse, 2009
Numero di pagine 96 pp.
ISBN 978-88-6092-139-0
Mario Ricotta, scrittore e drammaturgo, è nato a Mussomeli dove vive e lavora esercitando la professione di medico psichiatra.